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Come lasciare le piante prima di partire per il weekend

Gianluca Grimaldi
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L’estate è finalmente arrivata e, con le temperature alte, la voglia di lasciare la città per godersi un weekend di spensieratezza in spiaggia o in montagna, alla ricerca di un po’ di fresco, aumenta sempre di più. A volte, tuttavia, mi rincresce l’idea di lasciare le mie piante in balcone, al caldo e senza acqua, per l’intero weekend.

Certo, tre o quattro giorni sembrano pochi, eppure so bene che per alcune piante una buona idratazione, quando le temperature superano i 30 °C, è essenziale per mantenersi fiorite o anche solo per non seccare. Così, ogni volta che partivo, non facevo che sentirmi almeno un po’ in colpa per le piante che lasciavo a casa.

Questo finché non ho trovato una possibile soluzione. Ti svelo il rimedio che ho provato e ti racconto i risultati che ho ottenuto.

Il mio primo tentativo: il cordino

La prima cosa che ho provato è stato il metodo del cordino. Così, mi sono procurato dei cordini in nylon o cotone di diversa lunghezza.

Dopodiché, ho messo un vertice dei cordini in una bottiglia d’acqua e ho interrato l’altro vertice nel terriccio del vaso della pianta. In questo modo, il cordino che man mano si imbeve d’acqua, la porta gradualmente e costantemente alla pianta stessa.

Perché il metodo sia efficace, ho letto che è importante tenere la parte dei cordini in acqua un po’ più in alto rispetto al vaso per permettere all’acqua di scendere più lentamente.

Per ogni pianta, inoltre, ho adoperato tre o quattro cordini in modo da facilitare il flusso dell’acqua.

Il risultato? Beh, non ti nascondo che ho provato questo metodo con alcune piante che non esigessero troppa acqua proprio per evitare possibili e irreparabili danni. Devo dire che il risultato è stato soddisfacente ma credo che questo metodo non sia adatto a quelle piante che, nei mesi estivi, abbiano bisogno di molta acqua per sopravvivere in quanto l’idratazione che sono riuscito ad assicurare alle piante è risultata comunque abbastanza modesta.

Il metodo della bottiglia

Dopo questo tentativo, ne ho provato un altro che, a quanto avevo letto online, era capace d assicurare invece una maggior quantità d’acqua alle piante lasciate in balcone per il weekend.

Così, mi sono procurato alcune bottiglie di 1,5 L e le ho riempite d’acqua. Poi, ho realizzato alcuni fori nel tappo. Quest’ultimo passaggio mi è risultato un po’ complicato in quanto i tappi della bottiglia sono comunque di plastica dura. Un’alternativa è quella di chiudere la bottiglia col tappo non forato, ma realizzare alcuni fori molto molto piccoli sul collo della bottiglia che è di plastica più sottile e morbida.

Poi, ho capovolto le bottiglie e le ho interrate per alcuni centimetri così che tutti i fori risultassero sotto il livello del terreno e le ho lasciate così. Ho utilizzato una bottiglia per ogni pianta del balcone.

Nel corso dei giorni successivi, infatti, la pianta viene idratata costantemente dal flusso d’acqua che passa attraverso i fori. Devo ammettere che questo metodo è risultato molto più soddisfacente per assicurare una buona quantità d’acqua alle piante anche più esigenti.

Il lato negativo? Realizzare dei fori della dimensione adatta non è affatto semplice! I fori, infatti, non devono essere troppo grandi per evitare che l’acqua defluisca tutta in una volta. Tuttavia, il vantaggio è quello di evitare alle piante più esigenti di seccare mentre sei via per il weekend!

Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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