Trentino: l’orso Papillon è ancora prigioniero!
L’orso Papillon, detto anche M49, è ancora prigioniero nell’area faunistica del Casteller, in Trentino.
Egli è diventato famoso negli ultimi mesi per essere stato catturato più volte, dopo i numerosi tentativi di fuga dalle recinzioni elettrificate.
Qui vive in una gabbia angustia ed è sottoposto a un rigido sistema di sorveglianza insieme agli altri due orsi, DJ3 e M57.
M49 era riuscito a scappare per la prima volta dal recinto del Casteller a fine luglio. Il Corpo forestale era riuscito a rintracciarlo nonostante l’orso avesse perso il radiocollare.
In seguito, l’hanno anche castrato per placare la sua vivacità. Dopo un nuovo tentativo di fuga, l’hanno rintracciato e rinchiuso in una gabbia.
Catturato tre volte, è diventato il simbolo della libertà negata. I sostenitori dell’orso evasore e le associazioni ambientaliste, infatti, hanno protestato sul web a causa delle ingiuste condizioni di vivibilità di Papillon.
Il WWF ritiene, inoltre, che M49 non è un orso pericoloso poiché non ha mai assunto comportamenti aggressivi nei confronti delle persone.
Papillon è stato, in passato, solo responsabile di alcuni danni al patrimonio zootecnico, danni che però non sono irreversibili. Pertanto il WWF chiede alle autorità sì di monitorarlo, ma di non tenerlo più ingabbiato.
E’ una vera e propria persecuzione quella a cui è sottoposto Papillon. Le associazioni ambientaliste si stanno battendo tuttora per far rispettare i diritti degli animali. I sostenitori dell’animale chiedono di liberarlo e di tenerlo monitorato solo tramite il radiocollare.
Se è vero che la libertà è sacra, auspichiamo al rilascio di Papillon, esempio lampante di come il mondo animale ambisce alla libertà esattamente come l’uomo.