3+1 Consigli per avere un’Orchidea bellissima anche se sei un principiante
Ti confesso di non averla mai acquistata spontaneamente, ma di averla sempre ricevuta in dono per una o l’altra occasione: insomma che si tratta di un compleanno o una festività, sembra essere sempre l’occasione giusta per l’Orchidea.
Certo, la cura di questa pianta non è sempre semplicissima: a differenza di altre piante più semplici da coltivare, l’orchidea ha qualche esigenza in più e per me è stato un po’ più complicato mantenerla in salute. A queste difficoltà oggettive si aggiungeva poi il fatto che io fossi un principiante in materia di piante e non avessi molta esperienza con la coltivazione dell’orchidea.
Proprio in base alla mia esperienza, poiché so quanto possa essere difficile per una persona alle prime armi prendersene cura, proverò a darti alcuni consigli semplici da capire e… soprattutto da mettere in pratica!
Cosa scoprirai?
Usa un vaso trasparente
Il primo consiglio che voglio darti è, all’apparenza, una banalità ma credimi se ti dico che farà davvero la differenza nella cura della tua orchidea: si tratta di utilizzare un vaso trasparente.
Il vaso trasparente è importante perché permette ai raggi del sole di arrivare anche alle radici sotto il livello del terreno, in quanto nel suo habitat naturale l’orchidea ha, in realtà, solo radici aeree.
Ma ti dirò di più: il vaso trasparente rende anche più semplice la cura generale della pianta, poiché ti permette di vedere meglio lo stato di salute delle radici con un rapido sguardo.
In questo video, ho scoperto alcune informazioni importantissime proprio sulle radici di questa pianta e cosa si può scoprire osservandole:
Innaffia per immersione
Un altro consiglio che voglio darti riguarda, invece, l’innaffiatura della pianta che deve andrebbe fatta per immersione.
Capisco benissimo che innaffiare dall’alto è molto più pratico e veloce. Io faccio così: in autunno e in inverno innaffio dall’alto, in quanto la pianta ha bisogno di meno acqua e mi limito a innaffiare per mantenere leggermente umido il terriccio; in primavera e in estate innaffio, invece, per immersione.
Per farlo, prendo una bacinella o un lavandino con dell’acqua e ci metto dentro l’orchidea, ovviamente con tutto il vaso, di modo che l’acqua arrivi ad almeno metà dell’altezza del vaso stesso. Poi, la lascio così per circa 15 minuti.
In questo lasso di tempo, attraverso i fori di drenaggio sul fondo del vaso, l’orchidea assorbe l’acqua di cui ha bisogno. Così facendo, sono sempre riuscito a tenere idratata la pianta anche nei periodi più afosi dell’anno.
Tieni pulite le foglie
Un gesto che vale più di mille attenzioni: pulisco ogni due settimane le foglie basali della mia orchidea phalaenopsis e la pianta, oltre ad essere esteticamente più lucida e bella, si mantiene perennemente rigogliosa.
Merito del fatto che le foglie pulite svolgono meglio la loro attività di fotosintesi e che la pulizia delle stesse va ad incrementare un po’ l’umidità superficiale della pianta, creando un habitat ottimale per la stessa.
Per farlo, mi limito a passare sulle foglie della pianta un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione di acqua in cui ho sciolto un po’ di sapone di Marsiglia e ho diluito 5-6 gocce di olio di Neem.
Proteggila dalla troppa luce
Quando mi hanno regalato per la prima volta l’orchidea, non sapevo davvero bene dove tenerla! Così, decisi di metterla su un davanzale della finestra molto luminoso.
Lo ignoravo, ma stavo commettendo un grave errore: l’orchidea deve essere sempre messa in un posto sì luminoso, ma non alla luce diretta, bensì alla luce solare indiretta. I raggi del sole troppo forte possono, infatti, compromettere la fioritura della pianta andando a bruciare i boccioli più delicati.
Ho risolto mettendola dietro il vetro della finestra del bagno che, essendo opacizzato, non fa passare troppa luce. Se non ne hai uno, ti suggerisco di acquistare una tendina filtrante.