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La coppetta mestruale non aumenta il rischio di perdite

Giorgia Greco
ciclo mestruale

Le coppette mestruali sono un’alternativa ecologica ai tradizionali assorbenti che da un po’ di tempo sta prendendo sempre più piede tra le donne. Sono pratiche ed economiche e si tratta di un tipo di barriera che viene indossato all’interno della vagina per raccogliere il flusso durante il ciclo mestruale.

Il dibattito sulla coppetta mestruale

Ovviamente, le coppette mestruali sono da tempo al centro di un acceso dibattito che vede coloro che sono a favore di questa alternativa contrapposte a quelle più tradizionaliste, che invece tendono ad esaltarne gli aspetti negativi e preferiscono continuare ad utilizzare i classici assorbenti o tamponi.

La ricerca scientifica

La sempre più utilizzata coppetta mestruale è, perciò, diventata oggetto dei primi studi al riguardo. Lo studio più importante, pubblicato sulla rivista The Lancet, ha condotto a risultati completamente positivi e a favore della sostituzione degli assorbenti tradizionali con la coppetta, conclusioni sostenute da ricerche autorevoli e molto concrete.

La ricerca ha analizzato un campione di 3300 donne provenienti da tutto il mondo, raggruppando le evidenze di ben 43 studi precedentemente condotti sull’argomento. A quanto pare, la coppetta mestruale è perfettamente funzionante e affidabile quanto un assorbente, ciò vale a dire che – confutando le convinzioni di diverse donne al riguardo – la coppetta non aumenta il rischio di perdite evidenti. Al contrario, le perdite vengono raccolte allo stesso modo degli assorbenti e dei tamponi tradizionali.

E’ una questione di abitudine

Il problema che riguarda la coppetta mestruale è soprattutto l’alone di mistero che la circonda, il pregiudizio e le poche informazioni disponibili riguardo al suo utilizzo e la sua efficacia. In realtà, occorre soltanto abituarcisi, perché è uno strumento che svolge il suo lavoro allo stesso modo degli altri.

La coppetta mestruale è igienica ed efficace e soprattutto, è ecologica, perché è riutilizzabile e dura circa 3 o 4 anni. Dal momento che gli assorbenti dispersi nell’ambiente rappresentano un’emergenza ambientale di cui si parla ben poco, si può considerare di passare a questa valida alternativa senza lasciarsi bloccare dai dubbi riguardo al suo utilizzo, alla possibilità che faccia male o provochi irritazioni.

Infatti, uno studio dell’Università di Liverpool ha dimostrato che il 70% delle donne che hanno provato la coppetta mestruale vogliono continuare ad utilizzarla e le complicazioni sono state estremamente rare. In sintesi, la decisione migliore è solo una: provare per credere.

Giorgia Greco
Frequento la facoltà di Economia Aziendale all'università degli studi del Sannio di Benevento, la mia grande passione è scrivere e sono da sempre interessata a tutto ciò che riguarda il benessere, la bellezza e la cosmetica.
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