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Differenza tra candeggina e percarbonato

Maddy Cimmino
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Tutte noi conosciamo la candeggina, un prodotto a cui spesso ricorriamo per sbiancare i capi e anche le superfici.

Meno noto, invece, è il percarbonato di sodio, il quale è considerato un’alternativa ecologica alla candeggina.

Ma qual è la differenza tra questi due prodotti? Vediamola insieme!

Candeggina

L’ipoclorito di sodio, noto più come candeggina, è un prodotto disponibile in commercio che viene utilizzato per sbiancare, igienizzare e smacchiare non solo i capi bianchi ma anche alcune superfici ingiallite.

Si presenta in soluzione acquosa e ha una colorazione “gialla” e il caratteristico odore di cloro.

Sebbene venga utilizzata comunemente, questo prodotto presenta alcuni rischi che vengono indicati anche sull’etichetta su cui possiamo leggere parole come “irritante” o “corrosivo” a causa della concentrazione del cloro attivo.

Percarbonato di sodio

Una volta viste le caratteristiche della candeggina, vediamo invece cosa è il percarbonato nel dettaglio.

Questo prodotto è considerato il “cugino” del bicarbonato, in quanto si presenta sotto forma di polvere bianca opaca.

Al contrario del bicarbonato, però, vanta una forte azione sbiancante, in quanto è costituito da una molecola di carbonato di sodio sulla quale viene fatta cristallizzare una molecola di acqua ossigenata.

Inoltre, svolge anche una forte azione smacchiante, a patto che venga utilizzata con acqua calda a una temperatura di almeno 40 gradi in modo che possano attivarsi sia la proprietà sbiancante che quella smacchiante.

Infine, vi ricordo che non contiene tensioattivi ed è un prodotto completamente ecologico.

Differenze

A questo punto, vediamo insieme cosa accomuna questi due prodotti e in cosa, invece, differiscono.

Proprietà

Confrontando le proprietà, vediamo che entrambi vengono utilizzati per sbiancare e smacchiare.

Tuttavia, la candeggina non serve a smacchiare in quanto tende a decolorare, a differenza del percarbonato che può essere utilizzato anche per smacchiare.

Non a caso, il percarbonato può essere utilizzato anche sui capi colorati, a patto però che possano essere lavati a temperature superiori ai 40 gradi.

Effetti sulla salute

Un’altra differenza sostanziale tra questi prodotti riguarda gli effetti sulla salute umana.

Laddove, infatti, la candeggina risulta essere tossica e aggressiva e deve essere utilizzata con cautela perché potrebbe irritare la pelle e gli occhi e potrebbe causare problemi respiratori, il percarbonato, invece, è innocuo.

Inoltre, la candeggina non può essere mescolata con altre sostanze perché potrebbe sprigionare gas pericolosi o, addirittura, esplodere.

Impatto ambientale

Inoltre, è importante considerare anche l’impatto ambientale di questi due prodotti.

Mentre, infatti, l’ipoclorito di sodio, ovvero la candeggina, danneggia le alghe e i pesci quando finisce negli scarichi e, di conseguenza, nei laghi e nei fiumi, il percarbonato, invece, si degrada in alcune sostanze già presenti in natura.

Pertanto, la candeggina ha un impatto ambientale di più lunga durata rispetto al percarbonato.

Non a caso, il percarbonato di sodio viene riconosciuto proprio come un valido sostituto ecologico della candeggina, più delicato ma comunque efficace!

Gli usi del percarbonato in casa

E se volessimo sapere come usare il percarbonato in casa per pulire le varie superfici e per sbiancare e smacchiare i nostri capi?

Bene, abbiamo pensato a questo video per voi che contiene tutti i trucchetti con questo prodotto versatile e sicuro! Vediamolo insieme!

Avvertenze

Vi raccomandiamo di fare sempre attenzione quando usate la candeggina perché potrebbe essere nociva. Leggete attentamente l’etichetta dei prodotti in modo da utilizzarli nella modalità più giusta

Maddy Cimmino
Nata a Napoli, sono laureata in Lingue e comunicazione interculturale. Appassionata di lettura, di musica, di serie tv e di tutto ciò che riguarda la bellezza, la cosmesi naturale, e il benessere green.
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