Consigli utili e trucchi furbi per non avere il bucato stropicciato dopo averlo steso
Che bella la sensazione di ritirare i capi stesi e notare non solo che sono profumati ma anche belli dritti tanto da non necessitare di essere stirati.
Ma questo non sempre mi capita perché non di rado compio degli errori che portano i miei panni ad essere stropicciati e pieni di grinze.
Per questo, oggi vi confido alcuni consigli utili e trucchi furbi per non avere più il bucato stropicciato dopo averlo steso!
Cosa scoprirai?
Li lavo così
Innanzitutto, per evitare di stirare i mei capi e per averli quanto meno stropicciati possibile, io attenziono la fase di lavaggio, la quale incide molto sulla formazione di pieghe sui tessuti.
Evito, per esempio, di procedere con lavaggi ad alte temperature perché l’acqua molto calda stropiccia molto le fibre e cerco di impostare programmi di lavaggio più brevi con massimo 800 giri di centrifuga.
Ovviamente però, la tipologia di lavaggio più giusto dipende molto anche da quanto sono sporchi i capi. Infine, c’è un altro errore che mi ha portato spesso ad avere capi molto stropicciati ed era la mia tendenza ad usare molto detersivo.
Con il tempo, ho ridotto la quantità e ho scoperto che i capi risultano essere più morbidi. Poi, inutile dirlo, ricorro sempre a ingredienti casalinghi e naturali come il sapone di Marsiglia e l’aceto.
Trucchetto bonus: asciugamano di spugna
C’è un altro trucchetto che seguo sempre durante il lavaggio in lavatrice che trovo molto efficace e vorrei consigliarvi.
Insieme ai capi, se ancora c’è spazio, aggiungo un asciugamano di spugna bello grande in modo che possa attutire il movimento dei panni durante il lavaggio ed evitare di farli appallottolare o scuoterli troppo.
I capi troppo leggeri, infatti, tendono ad essere sballottati troppo e a raggrinzirsi.
Inoltre, un asciugamano nel cestello può aiutarvi anche ad avere un bucato più profumato.
Evito di farli stare in lavatrice
Un altro trucchetto che ritengo essere molto efficace al fine di evitare la formazione di grinze consiste nel rimuovere subito i capi dalla lavatrice.
Ogni volta che ho dimenticato di estrarli dal cestello non appena terminato il lavaggio, infatti, mi sono ritrovata capi quasi già asciutti con pieghe già fissate.
Per questo, ora sono attenta ad utilizzare la lavatrice solo quando so che posso effettivamente stendere i capi non appena il lavaggio è concluso.
Li sbatto e li “accarezzo”
Una volta estratti i capi dal cestello, prima li sbatto vigorosamente come per appiattirli, dopodiché li “accarezzo” in modo da stirare manualmente i tessuti.
Ovviamente, in caso di tessuti più pesanti come gli asciugamani e i jeans, li sbatto più volte fino a quando non ci sono più tracce di pieghe.
Per la fase delle “carezze”, invece, li appoggio su un tavolino e faccio scorrere la mia mano sui tessuti ad uno ad uno.
Questo step potrebbe risultarvi una perdita di tempo, però vi garantisco che ne vale la pena e che è tempo ben speso perché lo risparmierete dopo, poi, non dovendo stirare.
Li stendo seguendo questi trucchetti
A questo punto, non mi resta che tirare i tessuti per rimuovere le ultime grinze e stendere i capi avendo cura di farlo in modo giusto.
Innanzitutto, evito le mollette e se proprio devo usarle perché la giornata è ventilata cerco di posizionarla sotto le ascelle in corrispondenza delle cuciture per quanto riguarda le t-shirt e lungo la vita per i jeans, i pantaloni e le gonne.
Le bluse, i vestiti e le camicie, invece, le sistemo sulle grucce, allacciando tutti i bottoni in modo da conferire loro la giusta forma.
Un altro accorgimento che seguo è quello di evitare di stendere i capi l’uno sull’altro e di lasciare il giusto spazio per stenderli senza accavallarli.
Li piego con cura
Un’altra fase importante è quella della piegatura che necessita della giusta cura per non vanificare tutti gli sforzi fatti finora.
Per piegarli nel migliore dei modi, metto i capi su un piano orizzontale duro e uniforme, dopodiché li stiro prima con le mani in modo da appiattire tutte le pieghe.
A questo punto, in base al capo utilizzo la piegatura più adatta. Se si tratta di camicie o maglie, per esempio, piego un terzo del capo dal bordo esterno verso il lato opposto affinché entrambi i lati si incontrino al centro.
Poi, piego il rettangolo che ne risulta a metà dall’alto verso il basso per due o tre volte.
Se, invece, sto piegando i pantaloni o i jeans, allora li piego in due, accavallo una gamba sull’altra e faccio varie pieghe a partire dal basso, stirando manualmente il tessuto ad ogni passaggio.
Infine, ripongo i capi in maniera ordinata nei cassetti e negli armadi e…addio ferro da stiro!
E se volete sapere come piegare i pullover, ecco un video per voi!