Come tenere il Pothos sempre bello anche in Bagno?
Non è raro comprare un Pothos e non sapere dove metterlo! Questa pianta dalle foglie a forma di cuore che scendono lungo fronde sinuose è una delle piante da appartamento più amate.
In cucina o forse in salotto o in camera da letto? Tutti luoghi ottimi, ma nessuno più adatto del bagno. Proprio in bagno, infatti, il tasso di umidità, generalmente più alto che nel resto della casa, è ottimale per il nostro pothos, favorendo sia una crescita veloce sia un buono stato di salute.
Ma prendere questa pianta e metterla in questa stanza ovviamente non è sufficiente per averla sempre rigogliosa. Scopriamo insieme come tenere il pothos in bagno e come coltivarlo per averlo sempre verdissimo e in forma.
Far entrare la luce
Innanzitutto è fondamentale permettere alla luce di illuminare il nostro pothos!
Pur non avendo bisogno dei raggi diretti del sole, una luce solare indiretta è importante perché questa pianta si mantenga verde e cresca in modo costante.
Non siete obbligati a tenerla sul davanzale. Anzi, se qui arriva la luce diretta, mettetela distante. L’essenziale è che comunque la pianta non sia al buio né sempre alla mezz’ombra.
Attenzione: proprio per il suo bisogno di luce, non mettete questa pianta in un bagno cieco, ossia senza finestre, altrimenti lo vedrete appassire già dopo poche settimane. L’ideale è che il bagno abbia una finestra con vetro opacizzato o coperta da tendina filtrante.
Cercate altri consigli di coltivazione per avere questa pianta sempre rigogliosa? Date un’occhiata qui.
Innaffiare poco
In pochi ne sono a conoscenza: il pothos, così come altre piante, assorbe l’acqua anche attraverso le foglie e le radici aeree di cui alcune varietà sono provviste.
Essendo il bagno un posto dove il tasso di umidità è abbastanza alto, il pothos assorbe già di per sé un grande quantitativo d’acqua. Di conseguenza, troppe innaffiature possono danneggiarla, indebolendo le radici e portandole a marcire.
Oltre a tastare il terreno verificando se è umido o secco, guardate anche lo stato delle foglie e se queste appaiono appesantite o afflosciate, interrompete subito le innaffiature.
In generale, quindi, il pothos tenuto in bagno ha bisogno di un quantitativo d’acqua minore rispetto a quello tenuto in altre stanze.
Avete fatto una talea di pothos e questa non mette radici? Forse avete commesso uno di questi errori.
Pulire le foglie
L’umidità presente in bagno può, qualche volta, depositarsi sulle foglie. Inoltre, anche la polvere può accumularsi formando una patina che impedisce un corretto processo di fotosintesi.
Come fare per risolvere? Semplice, vi basterà pulire le foglie del vostro pothos almeno una volta ogni 2 settimane.
Per farlo, utilizzate un panno in microfibra oppure un po’ di ovatta appena imbevuta di un composto a base di sapone di Marsiglia (30 grammi in scaglie) e acqua tiepida (circa 500 ml), senza assolutamente lasciare però le foglie bagnate.
Attenzione: se dopo il procedimento, notate che le foglie iniziano a macchiarsi o a ingiallire, sospendete immediatamente la pulizia delle foglie o riducetene la frequenza.
Qui, invece, potete trovare altri suggerimenti su come pulire le foglie delle vostre piante.
Tenerlo “sollevato”
Tenere il pothos in bagno significa, a volte, aver difficoltà nel comprendere dove effettivamente metterlo.
Un consiglio è quello di tenerlo “sollevato” su di una mensola, sul davanzale di una finestra, su di un tavolino o sul piano del lavandino.
In questo modo, non lo terrete a terra dove la temperatura superficiale delle mattonelle può essere troppo fredda per questa pianta. Inoltre, darete modo alle bellissime fronde di questa pianta di ricadere “a cascata” verso il basso, creando un meraviglioso effetto.
In prossimità della primavera, ecco alcuni consigli utili sulla cura di questa pianta!
Attenzione: se seguendo questi consigli il pothos appare comunque deperito o sofferente, potete rivolgervi al vostro fioraio o giardiniere di fiducia.