Vai al contenuto

Come ho cercato di rimediare a una maglia macchiata dalla piastra del ferro da stiro

Ada Legnante

Vi è mai capitato di scaldare il ferro, iniziare a stirare e di accorgervi che ha lasciato un’orribile macchia sull’indumento che stavate stirando?

A me è successo proprio oggi e non sapevo come comportarmi. Ho pensato subito che non avrei potuto recuperare una delle mie maglie preferite, ma poi non mi sono persa d’animo e ho iniziato a cercare una soluzione.

Prima di arrivare al lieto fine, però, ho dovuto fare vari tentativi. Vediamo insieme quali.

Primo tentativo

La prima cosa che ho fatto d’istinto è prendere un panno, inumidirlo con dell’acqua e tentare di eliminare l’alone marrone che si era formato strofinando delicatamente.

Ma, purtroppo, questo tentativo non ha funzionato. Anzi, la situazione è rimasta invariata e ho addirittura avuto il timore che la macchia si fosse espansa penetrando nel tessuto.

Non volevo proprio rinunciare alla mia bellissima maglia, quindi ho optato per l’utilizzo di un sapone, con la speranza che avrebbe aiutato a risolvere la situazione.

Che sapone ho usato

Non volevo utilizzare detergenti aggressivi, quindi ho deciso di usare per un po’ di sapone di Marsiglia, famoso per le sue proprietà di detergente naturale ad azione delicata.

Sperando che potesse aiutarmi a eliminare quella brutta macchia, ho sciolto qualche scaglia in una bacinella di acqua tiepida, dove ho in seguito immerso una spugna.

Dopodiché, ho strofinato con delicatezza la spugna sul tessuto per circa trenta secondi, facendo molta attenzione a non rovinarlo sfregando con troppa forza. La situazione sembrava essere migliorata, ma non si è risolta del tutto.

Ho quindi lasciato che la maglia si asciugasse per vedere con chiarezza l’entità del danno e, nel frattempo, ho fatto un po’ di ricerche che potessero indirizzarmi sulla strada giusta.

Come ho risolto

Quando la maglia si è asciugata, c’era ancora uno sgradevole alone marrone a macchiarla, quindi si è reso necessario giocare l’ultima carta e utilizzare uno dei miei alleati preferiti per fare le pulizie: l’aceto.

L’aceto, infatti, è famoso per le sue proprietà sbiancanti e viene spesso utilizzato per rendere i capi bianchi più luminosi. Un altro punto a suo favore è che si tratta di un ingrediente naturale, quindi mi è sembrato più che giusto fare almeno un altro tentativo.

Ho imbevuto un panno con l’aceto bianco e l’ho tamponato sulla macchia, finché il tessuto non si è inumidito per bene. L’ho lasciato agire per qualche minuto e poi ho utilizzato un altro panno, questa volta imbevuto d’acqua, per eliminare i residui d’aceto.

Ultimo tocco

Per essere sicura che la macchia andasse via, ho riflettuto su quale potesse essere un altro ingrediente naturale e dalle proprietà sbiancanti. Ed ecco che mi è venuto in mente di utilizzare il limone.

Ho spremuto qualche goccia di succo di limone sulla maglia, proprio in corrispondenza della parte interessata dalla macchia, che ormai era già quasi non più visibile. Poi l’ho lasciata asciugare al sole.

Il limone si è rivelato un’ottima scelta, perché ha contribuito a eliminare gli aloni residui e la maglia, una volta asciutta, è tornata come nuova.

Come prevenire

Ora che tutti i miei sforzi sono stati ripagati, non voglio commettere lo stesso errore e, per impedire che accada la stessa cosa con altri vestiti, dovrò pulire a fondo la piastra del ferro da stiro.

In passato ho già sperimentato un metodo super efficace, che consiste nel passare una candela bianca sulla piastra, quando è calda ma non bollente, per poi strofinare con mezzo limone per sgrassare. Vi lascio un video che vi mostra come fare.

E adesso vado subito a utilizzare questo trucchetto per continuare a stirare senza avere più paura di danneggiare i miei vestiti!

Ada Legnante
Ho una passione sfrenata per le parole e per tutto ciò che rende la nostra casa un posto migliore. Dopo aver iniziato il mio percorso accademico in Lettere Moderne all’Università di Napoli Federico II, mi sono lasciata affascinare dal mondo dell’editoria e della scrittura.
Condividi

COSA SCOPRIRAI