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Come curare la Sansevieria quando fa caldo?

Gianluca Grimaldi
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Una delle piante più resistenti che esista: è la sansevieria, meglio conosciuta come lingua di suocera.

Si tratta di una pianta grassa, molto amata come pianta da interni. Ha bisogno di pochissime cure e tende a vivere molti anni, regalando alla nostra casa un tocco di eleganza grazie alla forma allungata delle sue foglie.

Ma, per quanto resistente, questa pianta ha bisogno di alcuni accorgimenti, soprattutto nei mesi caldi. Si tratta di azioni semplici, ma necessarie per mantenere la nostra lingua di suocera verde e sana.

Attenzione: se avete particolari problemi con questa pianta, rivolgetevi sempre al vostro fioraio o giardiniere di fiducia.

Interno o esterno?

Se tradizionalmente la sansevieria è considerata una pianta da interni, è anche vero che in estate può essere tenuta in balcone o giardino.

La lingua di suocera, infatti, nei mesi freddi deve essere tenuta a una temperatura non inferiore ai 10 °C. In estate, tollera anche temperature molto alte, e può essere tenuta all’esterno senza problemi.

Fate attenzione, però, ai temporali estivi: se piove, portate questa pianta in casa o mettetela al riparo. La troppa acqua potrebbe ucciderla.

Temperature alte? Innaffiate di più!

In estate, le alte temperature possono debilitare le vostre piante.

Pur essendo una pianta tropicale, la sansevieria ha bisogno di più acqua quando fa caldo. L’ideale è innaffiarla almeno una volta ogni settimana o ogni due settimane.

Il segreto consiste nel controllare il terriccio: quando questo appare troppo secco, è il momento di innaffiare le vostre piante.

N.B: ovviamente, più tenete la pianta in un luogo assolato e caldo, più il terreno tenderà a seccarsi in fretta.

Attenti alla luce diretta

Se tenete questa pianta all’esterno, scegliete con cura il luogo in cui posizionarla.

Per quanto ami moltissimo la luce, la lingua di suocera non tollera a lungo la luce diretta dei raggi solari. Questi, infatti, soprattutto nei mesi più caldi, possono bruciare le foglie di questa pianta causandone una morte prematura.

Se notate delle chiazze tendenti al giallo-marrone sulle foglie, la causa può essere proprio un’eccessiva esposizione diretta alla luce del sole.

L’ideale è mettere questa pianta in un posto soleggiato, ma dove la luce diretta arrivi per non più di un paio d’ore al giorno.

Parassiti? No, grazie!

Le spesse foglie della sansevieria sono molto resistenti agli attacchi di insetti e parassiti.

Tuttavia, quando fa caldo, può capitare che la pianta venga colpita da alcune infestazioni soprattutto se viene tenuta nelle vicinanze di altre piante del giardino o del balcone.

Non è raro che la pianta sia attaccata dalla cocciniglia: un parassita simile a un piccolo ragnetto bianco che emana una sostanza simile a una polvere bianca (infatti, è conosciuta come cocciniglia cotonosa o farinosa).

In particolare, nella sansevieria, questo parassita si manifesta con macchie brune che compaiono sulla pagina inferiore delle foglie.

Liberarsene non è difficile. Potete provare con l’aceto bianco di alcol: diluitene 150ml in un litro d’acqua e spruzzatelo sulle foglie.

In alternativa, passatelo direttamente sulle foglie aiutandovi con un pennellino o un batuffolo di cotone.

Rinvaso? Dipende

Il rinvaso della lingua di suocera va normalmente fatto all’inizio della primavera, ma non ogni anno.

L’ideale è farlo ogni 3 anni quando, di solito, le radici iniziano a “stare strette” nel vaso e il terreno ha ormai esaurito tutte le sostanze nutritive che aveva da offrire.

Scegliete un vaso più grande per questa pianta e rinvasate facendo attenzione a non spezzare le radici.

Concimate con regolarità

In realtà, la concimazione non è obbligatoria per questa pianta che, anche senza fertilizzanti, può tranquillamente sopravvivere.

Se, però, volete una sansevieria che cresca e che mantenga le sue foglie in salute, dovete scegliere il concime giusto.

Molto adatti sono i concimi a base di azoto e potassio: spesso, per questa pianta, si scelgono concimi liquidi da mescolare all’acqua di innaffiatura.

In molti si domandano, poi, ogni quanto fertilizzare. Dipende dalla tipologia e dalle indicazioni dei singoli fertilizzanti.

Di solito, nel periodo estivo, bisogna concimare ogni 3 settimane. Poi, nei mesi freddi, la concimazione va sospesa.

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Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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