3+1 Rimedi per combattere l’Umidità in Casa a Gennaio
Uno dei mesi più freddi dell’anno è arrivato: si tratta di gennaio, quando in quasi tutta Italia le temperature si mantengono basse o molto basse.
Ma, in questo mese, oltre al freddo ci si presenta spesso il problema dell’alto tasso di umidità in casa.
L’umidità domestica, se supera una certa soglia, può diventare fastidiosa o addirittura dannosa: i mobili possono risentirne, sui muri possono formarsi muffe e le conseguenze sulla salute possono essere anche gravi.
Di norma, l’umidità in casa deve essere compresa tra il 40 e il 60%. A gennaio, però, quando teniamo le finestre chiuse per il freddo, questa percentuale può aumentare anche drasticamente.
Vediamo insieme quali sono i rimedi per abbassare l’umidità in casa a gennaio, proteggendo la nostra abitazione e noi stessi.
Cosa scoprirai?
Sale grosso
Cercate un rimedio veloce e naturale per assorbire l’umidità di gennaio? Il sale grosso è la soluzione che fa per voi.
Questa sostanza, infatti, è capace di assorbire l’umidità presente nell’aria. Vi basterà mettere del sale in un barattolo di vetro e posizionarlo negli angoli delle stanze più umide della casa.
Dopo 4-5 giorni, noterete che il sale è umido o bagnato in quanto ha assorbito l’umidità ambientale. Sostituitelo, in modo da avere un deumidificatore naturale e fai-da-te sempre efficace!
N.B: in alternativa, potete utilizzare anche del sale marino che ha un alto potere assorbente.
Sapevi che il sale può essere utilizzato anche per pulire il forno? Scoprite come.
Bicarbonato di sodio
Oltre al sale, c’è anche un’altra sostanza capace di assorbire l’umidità presente nell’aria: è il bicarbonato di sodio.
Anche in questo caso, potete metterne un po’ in dei piccoli recipienti e posizionarli nei posti umidi. Per una maggiore efficacia, però, utilizzatelo per deumidificare i posti più piccoli, come il ripostiglio o l’interno degli armadi.
Oltre ad assorbire l’umidità, il bicarbonato di sodio assorbe anche gli odori ed eliminerà la puzza di chiuso o di muffa.
Attenzione: quando l’umidità è alta e fa sì che si sviluppino muffe, la situazione può diventare dannosa per i soggetti più fragili o con problemi respiratori. Chiedete l’immediato intervento di un professionista.
Piante mangia-umidità
Un metodo super-naturale per abbassare il tasso di umidità della vostra casa, a gennaio così come negli altri mesi: l’utilizzo delle piante.
Alcune piante, infatti, hanno la capacità di assorbire le particelle d’acqua presenti nell’aria attraverso le loro foglie. Il risultato? Una stanza decisamente meno umida.
Tra le più diffuse abbiamo:
- Aloe. Una delle pianta mangia-umidità più famose è sicuramente l’aloe. Questa pianta, inoltre, è molto semplice da coltivare: ha bisogno di pochissime attenzioni ed è dotata di una grande resistenza. Mettetela in una stanza umida e le sue foglie assorbiranno l’acqua presente nell’aria. Per coltivarlo al meglio, potete seguire i nostri consigli.
- Bambù. Detto anche la pianta della fortuna, il bambù è una pianta mangia-umidità che può essere coltivata anche in acqua. Vi basterà metterla in un vaso con acqua non calcarea e senza cloro, aggiungendo qualche sasso per dare un supporto allo sviluppo delle radici. Fondamentale è cambiare l’acqua del vaso ogni 4-5 giorni.
N.B: rispetto agli altri metodi, quello delle piante a volte non abbassa l’umidità in maniera considerevole. Utilizzatelo sempre in associazione ad altri rimedi.
Bucato all’aperto
Un errore che commettono in molti: lasciar asciugare il nostro bucato in casa.
A gennaio, infatti, si preferisce spesso mettere lo stendino al chiuso, in casa, piuttosto che sul balcone dove il freddo fa asciugare i nostri vestiti più lentamente. Ma quando i vestiti si asciugano, l’umidità si disperde nell’aria e il risultato è un notevole innalzamento del tasso di umidità.
Stendete il bucato sempre all’aperto in modo da evitare questo problema.
Se asciugate i vostri vestiti sul termosifone, non commettete alcuni classici errori!
Altre buone abitudini
Ovviamente, esistono anche alcune buone abitudini che ci permettono di prevenire l’innalzamento dell’umidità in casa nostra. Si tratta di gesti semplici, ma che possono davvero fare la differenza.
Uno è quello di aprire spesso le finestre. Si tratta di un gesto che, soprattutto a gennaio, viene fatto molto raramente per non far entrare il freddo.
Tuttavia, tenere le finestre aperte per circa mezz’ora al mattino e di sera è essenziale non solo per mantenere bassa l’umidità, ma anche per garantire un ottimale ricambio d’aria e una maggiore presenza di ossigeno in casa.
Fondamentale è, poi, accendere la cappa dei fornelli quando stiamo preparando delle pietanze, in modo da evitare che fumi e vapori si accumulino, creando una cucina troppo umida.
N.B: a volte, soprattutto in cucina, può formarsi della condensa sui vetri. Ecco come risolvere il problema.
Infine, non dimenticate di aprire la finestra del bagno dopo aver fatto una doccia calda. Il vapore prodotto, infatti, fa innalzare bruscamente il tasso di umidità se non trova modo di “uscire” dalla stanza.
Qualora questi rimedi non dovessero funzionare, rivolgetevi a un professionista e valutate l’utilizzo di un deumidificatore.