Bioplastica: il nuovo materiale dai gusci d’uovo
Siamo da sempre abituati dopo aver preparato una frittata o un dolce a buttare i gusci d’uovo. Un’abitudine che dovremmo perdere dopo aver letto l’importanza dell’involucro delle uova per la creazione di un nuovo materiale ecologico resistenze ed efficace.
La notizia arriva da uno studio della Tuskegee University, in cui è emerso che aggiungendo piccole parti di guscio d’uovo ad alcuni materiali di eco-plastica già in uso si otterrebbe un nuovo material per imballaggio, resistente, flessibile e soprattutto biodegradabile.
Sono le nanoparticelle del guscio d’uovo a dare resistenza al nuovo materiale che si crea in aggiunta alle bioplastiche. Abbiamo già visto come da un materiale ‘innocuo’ possa nascere un nuovo materiale importante e resistente, le tazzine create con i fondi del caffè.
Le caratteristiche del nuovo materiale derivante dai gusci d’uova può diventare in futuro l’alternativa originale nel campo dell’imballaggio.
Già molti imprenditori si stano affacciando al nuovo mercato della bioplastica, abbandonando i vecchi materiali solo ‘plastici’. Ecco che fanno nascere materiali bio dalle patate, dall’amido di mais e da altre fonti vegetali.
Siamo ormai nell’era del riciclo e del riutilizzo, ma a quanto pare anche nell’era delle nuove invenzioni. Case che si autoalimentano macchine ad aria. Stiamo andando verso un’era del progresso alternativo. I gusci delle uova possono inserirsi a pieno titolo nel campo dei materiali alternativi e di qualità?
La resistenza, la flessibilità e la biodegradabilità fanno ben sperare, ma si sa un’invenzione per entrare a tutto tondo nella vita di tutti i giorni deve essere sperimentata e testata quotidianamente. Vedremo se possiamo veramente parlare di progresso bio, o semplicemente ci sveglieremo e il tutto sarà solo una mera illusione.