Nord Italia: allarme zanzara coreana in molte regioni
Sembrava che, con l’avanzare dell’inverno, avessimo detto addio a quelle punture fastidiose e all’insopportabile ronzio.
In molte regioni del Nord Italia, invece, si sta sempre più diffondendo la presenza della zanzara coreana.
Scientificamente conosciuta come, Aedes Koreicus, è poco più grande della zanzara tigre e appartiene alla stessa famiglia.
Era il 2008, quando questa tipologia di zanzara è stata avvistata per la prima volta in Belgio. In Italia, invece, furono scovati alcuni esemplari nelle zone di Belluno.
Ciò che caratterizza la zanzara coreana è la sua resistenza. Infatti sopporta senza alcuna fatica le basse temperature, sopravvivendo tranquillamente al’inverno.
Inoltre, è una zanzara “diurna”e, rispetto alle zanzare a cui siamo abituati, può colpire non soltanto di notte e al tramonto.
Ci sono alcuni aspetti che differenziano questa zanzara dalla più conosciuta zanzara tigre. Prima di tutto la dimensione (infatti è un po’ più grande). Poi manca della celebre striscia bianca sul dorso, oltre al fatto che resiste alle basse temperature e che è attiva di giorno.
Al momento, sembra che la zanzara coreana si sia diffusa almeno in 5 regioni italiane: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria e Lombardia.
La sua diffusione è molto agevolata dai trasporti merci e gli autoveicoli privati. Il suo habitat prediletto sono luoghi umidi e ristagni d’acqua.
La preoccupazione maggiore deriva dal fatto che può essere pericolosa sia per gli uomini ma anche per gli animali, soprattutto i cani. E può trasmettere le cosiddette malattie esotiche, come l’encefalite giapponese e la filiarosi, pericolosa soprattutto per i cani.
Come possiamo quindi difenderci da questa specie di zanzare? Sono validi gli stessi rimedi che utilizziamo di solito nelle stagioni calde: possiamo servirci di zanzariere e repellenti, cercare di tagliare la vegetazione ed evitare che si formino acque stagnanti nei sottovasi.