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Facciamo insieme l’Acqua di San Giovanni, la tradizione più amata di Giugno

Giuliana Mele
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Il Giorno più bello di Giugno è finalmente arrivato!

Come ogni anno, anche stavolta siamo pronti per realizzare l’Acqua di San Giovanni, che definirei senza alcuna esitazione come la tradizione più amata e seguita di questo mese stupendo.

Forse l’avete già fatta diverse volte, oppure è la prima volta che passate di qui. In ogni caso, oggi la faremo insieme passo dopo passo, per poter godere appieno della sua bellezza!

Come nasce questa tradizione

La storia dell’Acqua di San Giovanni affonda le sue radici in un passato lontano, mescolando credenze pagane e cristiane. Viene preparata nella notte tra il 23 e il 24 giugno, in occasione della nascita di San Giovanni Battista. Questa notte, considerata magica, era creduta il momento in cui le forze della natura si trovano in perfetto equilibrio e le erbe raccolte in questo momento sono dotate di particolari proprietà. L’acqua così preparata era ritenuta capace di allontanare gli spiriti maligni e di portare benessere e protezione alle persone e alle cose.

I fiori e le aromatiche di cui hai bisogno

La preparazione dell’Acqua di San Giovanni richiede cura nella scelta dei suoi componenti. Vi consiglio di optare per:

  • Rosa, simbolo di purezza, per arricchire l’acqua di bellezza e amore;
  • Lavanda, nota per le sue proprietà calmanti e purificanti, idealmente raccoglitela voi stessi in giardino o nei campi;
  • Iperico, anche detto Erba di San Giovanni. Questo fiore è anch’esso protagonista delle tradizioni di Giugno, quando si prepara il famoso Olio di San Giovanni.
  • Artemisia, una pianta legata ai sogni e alla chiaroveggenza, per stimolare l’intuizione;
  • Salvia, per la saggezza e la protezione, un’erba sempre presente nei miei riti.

Scegliete con cura e con rispetto, preferendo, quando possibile, le erbe raccolte da voi stessi in natura. Ma d’altra parte so benissimo che può risultare difficile trovare tutti questi fiori. La vera magia dell’Acqua di San Giovanni sta nel significato che ciascuno decide di attribuirle. Usate ciò che avete a disposizione, l’importante è che venga raccolto con intenzione positiva e gratitudine nei confronti della natura.

Molto spesso io lo faccio con petali di rosa, lavanda, e anche basilico e menta! Non è un problema rispettare per forza la lista dei fiori, non rinuncerei mai a farla!

Come si prepara l’acqua

Dopo aver chiarito insieme la storia della tradizione e quali fiori servono per l’Acqua di San Giovanni, vediamo ora come si prepara passo passo:

  1. Iniziate raccogliendo i fiori e le erbe aromatiche nel tardo pomeriggio del 23 giugno, meglio se al tramonto, così da avere tutto pronto per la sera;
  2. Posizionate i fiori e le erbe raccolte in una grande ciotola di vetro o terracotta, riempitela con acqua meglio non del rubinetto;
  3. Lasciatela all’aperto, in un posto dove possa ricevere la rugiada notturna e possibilmente l’energia della luna.

Cosa fare al mattino dopo con l’acqua di san Giovanni

Il giorno successivo alla preparazione, l’Acqua di San Giovanni è pronta per essere usata. La tradizione vuole che ci si lavino le mani e il viso come per purificarsi, sia dalla negatività che dalla tristezza del passato. Ma possiamo anche usarla in altro modo!

Dopo aver filtrato l’acqua, possiamo distribuirla in casa, spruzzandola negli angoli o lungo le porte e le finestre, per purificare l’ambiente e profumarlo di fiori. Siete pronti per realizzarla? A questa sera!

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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