Home / Come fare / Per questi capi non dovresti mai usare l’ammorbidente

Per questi capi non dovresti mai usare l’ammorbidente

Per questi capi non dovresti mai usare l’ammorbidente
Lettura: 3 minuti

L’ammorbidente è spesso considerato un alleato indispensabile per il bucato, rendendo i tessuti più soffici e profumati. Tuttavia, non tutti i capi traggono beneficio dal suo utilizzo.

Alcuni tessuti particolari possono addirittura rovinarsi o perdere le loro caratteristiche specifiche.

Ecco un elenco dei capi per cui sarebbe meglio evitare l’ammorbidente e un consiglio su un’alternativa naturale altrettanto efficace.

Asciugamani e tessuti per la casa

L’uso dell’ammorbidente sugli asciugamani può sembrare una buona idea per renderli più morbidi, ma in realtà riduce la loro capacita di assorbire l’acqua.

Questo accade perché i residui dell’ammorbidente formano una patina sulle fibre, compromettendo la loro funzionalità. Lo stesso vale per panni da cucina e strofinacci, che devono mantenere la loro efficacia nell’assorbire liquidi.

Abbigliamento tecnico e sportivo

I tessuti tecnici, come quelli usati per l’abbigliamento sportivo, sono progettati per essere traspiranti ed eliminare rapidamente il sudore. L’ammorbidente altera questa caratteristica, lasciando una pellicola che impedisce ai tessuti di asciugarsi rapidamente e disperdere l’umidità, favorendo la formazione di cattivi odori.

Biancheria intima

Sebbene si voglia che la biancheria intima sia soffice e confortevole, l’ammorbidente può compromettere l’elasticità dei tessuti e ridurre la traspirabilità di fibre delicate come pizzo, microfibra e cotone elasticizzato. Questo può renderli meno durevoli nel tempo e meno comodi da indossare.

Capi in lana o seta

La lana e la seta sono materiali naturali molto delicati, che richiedono trattamenti specifici per mantenere la loro morbidezza. L’ammorbidente può appesantire le fibre, rendendo la lana meno soffice e la seta più fragile. Meglio optare per un lavaggio con detergenti delicati e un risciacquo accurato.

Piumini e piumoni

L’ammorbidente può essere dannoso per piumini, piumoni e cuscini imbottiti. Le sue sostanze chimiche tendono a raggruppare le piume o l’imbottitura, compromettendo la loro capacità di trattenere il calore e di garantire una buona termoregolazione.

Per mantenere la loro sofficità, è meglio lavarli con un detergente delicato e asciugarli con delle palline da asciugatrice per ridistribuire l’imbottitura.

Ammorbidente fai fa te con l’acido citrico

Se vuoi un bucato morbido senza usare l’ammorbidente tradizionale, l’acido citrico è una soluzione naturale e sostenibile. Sciogliendone circa 100 g in un litro d’acqua, puoi ottenere un efficace ammorbidente ecologico.

Ingredienti:

  • 150 g di acido citrico in polvere
  • 1 litro di acqua distillata
  • Qualche goccia di olio essenziale (opzionale, per profumare)

Procedimento: Sciogli l’acido citrico nell’acqua distillata, mescolando bene fino a completo scioglimento. Aggiungi qualche goccia del tuo olio essenziale preferito (lavanda, limone, eucalipto) e conserva la soluzione in una bottiglia di vetro o plastica.

Come usarlo: Versa circa 100 ml di questa soluzione nella vaschetta dell’ammorbidente ad ogni lavaggio.

Aggiunto alla vaschetta dell’ammorbidente, aiuta a neutralizzare il calcare, mantenendo i tessuti soffici senza lasciare residui chimici. Inoltre, è delicato sulla pelle e aiuta a prolungare la durata dei tuoi capi preferiti.

Scegliere il giusto trattamento per ogni tessuto è fondamentale per mantenere il bucato bello e funzionale a lungo. Evitando l’ammorbidente sui capi sbagliati e optando per alternative naturali, avrai vestiti e tessili sempre al meglio delle loro prestazioni!