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Cosa fare con l’Acqua di San Giovanni il giorno dopo

Giuliana Mele
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Come ogni anno, la sera del 23 Giugno, tutte noi abbiamo preparato l’Acqua nell’occasione della festa di San Giovanni. Si tratta di un bel momento da passare anche in famiglia, ma cosa si deve fare con l’Acqua il giorno dopo?

Vediamolo insieme.

L’hai preparata nel modo giusto?

L’acqua di San Giovanni è una tradizione antichissima, tramandata di generazione in generazione, che (come dicevamo prima) celebra il solstizio d’estate e la notte di San Giovanni Battista, il 23 giugno.

La preparazione di quest’acqua, ricca di significati simbolici e benefici naturali, è un rito che ho sempre seguito con grande gioia e rispetto.

Se conosci anche tu questa tradizione, saprai che si raccolgono vari fiori ed erbe aromatiche freschi nelle campagne o nei giardini. L’importante è che siano piante spontanee, simbolo della natura selvaggia e incontaminata. Potrebbero essere:

  • Iperico (erba di San Giovanni), che aiuta a cacciare le negatività e favorisce la serenità.
  • Lavanda, famosa per il suo effetto rilassante e purificante.
  • Rosa, che simboleggia l’amore e la bellezza.
  • Margherite, rappresentative della semplicità e della purezza.
  • Salvia, dalle proprietà disinfettanti e calmanti.
  • Rosmarino, utile per la concentrazione e la memoria.
  • Verbena, simbolo di protezione e ispirazione.

Con questi ingredienti, abbiamo preparato l’acqua di San Giovanni in una ciotola, meglio se di ceramica o di vetro, evitando materiali plastici che potrebbero alterarne l’energia.

Abbiamo riempito la bacinella d’acqua e immerso i fiori e le erbe, lasciandola all’aperto per tutta la notte. La rugiada della notte di San Giovanni ha un’importanza fondamentale; secondo la tradizione, porta con sé proprietà rigenerative e protettive.

Ovviamente, se non avrete reperito tutti i fiori tradizionali, non è un problema! Basta farla, come dico sempre.

Cosa vuole la Tradizione il giorno dopo

La mattina del 24 giugno, cioè oggi, ci si sveglia presto per raccogliere la ciotola con l’acqua di San Giovanni. Questo momento è pieno di magia e connessione con la natura. La tradizione vuole che ci si lavi mani e viso con quest’acqua per purificarsi e attirare fortuna e benessere.

Mi piace prendere un attimo per riflettere in silenzio prima di utilizzare l’acqua, sentendo l’energia positiva che emana. Ma ora vi do una piccola alternativa per poter usare quest’acqua che ha raccolto la rugiada della sera… ed è super profumata!

Un’Alternativa per la Casa

L’acqua di San Giovanni può essere un’ottima alleata per la casa. Io la uso per rinfrescare gli ambienti domestici, portando benessere e positività. Ecco i miei suggerimenti su come fare:

Prima di tutto, preparo un ambiente tranquillo. Anche mentre pulisco, mi piace accendere un po’ di incenso o una candela profumata per creare un’atmosfera rilassante.

Filtro l’acqua e la metto in un contenitore spray. Visto che non ha conservanti, sarebbe meglio utilizzarla nell’arco dell’intera giornata, poiché non può durare per molti giorni.

Se voglio intensificare il profumo dell’acqua, a volte aggiungo anche qualche olio essenziale, tipo alla lavanda. Poi spruzzo questa miscela negli angoli delle stanze, sulle tende e sui tessuti per una profumazione naturale e duratura.

Spero che anche quest’anno, la Tradizione dell’Acqua di San Giovanni vi abbia lasciato sensazioni positive e ricordi piacevoli con la vostra famiglia. Alla prossima tradizione!

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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