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Differenza tra i panni per pulire: quali sono i migliori

Maddy Cimmino
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Nella pulizia domestica, non possiamo fare a meno di alcuni strumenti di pulizia di cui ci serviamo per rimuovere lo sporco e le macchie dalle superfici e dagli oggetti presenti in casa.

Per questo, ricorriamo a panni e spugne di diverso tipo, ognuna adatta a un preciso utilizzo, a una superficie o ad una stanza.

Ma che differenza c’è precisamente tra questi panni per pulire? A tal proposito, oggi vi dirò come li utilizzo personalmente quando pulisco casa!

Tipologie di panni per pulire

Prima ancora di vedere come utilizzare i panni per pulire, vediamo innanzitutto quali sono le tipologie più “popolari”, ovvero quelli che vengono comunemente comprati.

Personalmente, acquisto sempre i panni in pelle, i panni in microfibra, i panni in cotone e le spugne classiche, ovvero quelle gialloverdi con un lato più abrasivo.

Come già detto, ognuno di questi è adatto per la pulizia di una specifica superficie e, perciò, sono tutti “necessari”. Non a caso, li ho sempre di scorta nella dispensa dei miei prodotti per la pulizia di casa!

Panni in pelle

Il panno in pelle, solitamente realizzato con morbida pelle sintetica, è un panno molto versatile che viene utilizzato per pulire le più svariate tipologie di superfici.

Dal momento che è molto resistente e ha una forte proprietà assorbente, è adatto soprattutto per pulire e asciugare le superfici più delicate, come per esempio l’acciaio, il legno, gli specchi e i vetri senza lasciare pelucchi.

Inoltre, è usato per lavare i mobili e i pavimenti. Insomma, non c’è una superficie in casa che non può essere trattata con questa tipologia di panno!

Si potrebbe, inoltre, anche utilizzarlo per spolverare, inumidendolo un po’, ma personalmente non trovo questa tipologia di panno molto efficace perché troppo poco poroso per assorbire la polvere.

Tuttavia, lo utilizzo sui mobili quando ho già spolverato e ho bisogno solo di fare una passata veloce!

Un altro aspetto da non sottovalutare è la sua resistenza e il fatto che sia lavabile in lavatrice e, perciò, durevole nel tempo!

Panni in cotone

Soprattutto nei tempi passati, i panni in cotone erano presenti in tutte le case, in quanto venivano utilizzati per togliere la polvere e per pulire le diverse superfici.

Tuttavia, dalla mia esperienza, ho avuto modo di notare che questi panni tendono a spostare lo sporco senza davvero “assorbirlo”. Ma questo non significa che questi panni siano inutili per me.

Li utilizzo, infatti, per asciugare le superfici precedentemente lavate o per togliere la polvere più superficiale dalle porte, per esempio, in modo tale che se anche la polvere viene spostata a terra, ho la possibilità di rimuoverla in secondo momento quando lavo i pavimenti.

Panni in microfibra

Invece dei vecchi panni di cotone, sono anni che oramai utilizzo solo panni in microfibra, che trovo più assorbenti e più pulenti.

Questa tipologia di panno è, infatti, costituito da fibre sintetiche in grado di catturare lo sporco, grazie anche alla sua consistenza più porosa.

Inoltre, le microfibre hanno la capacità di penetrare nelle microporosità di ogni superficie e di assorbire e trattenere ogni particella liquido o solida.

Per questo, utilizzo questa tipologia di panni asciutti per togliere la polvere e per lucidare, mentre li inumidisco o li bagno quando ho bisogno di sgrassare o rimuovere le macchie.

A differenza del panno in cotone, quindi, il panno in microfibra trattiene lo sporco e lo rilascia con difficoltà. Inoltre, non si sfibra e non rilascia pelucchi. Infine, come i panni in pelle sono molto resistenti!

Insomma…nella mia dispensa non può mai mancare!

Spugnetta gialloverde

Un’altra tipologia di strumento di pulizia che sicuramente tutte possediamo è la spugnetta giallo-verde, ovvero quella tradizionalmente utilizzata per lavare le stoviglie.

Questa è adatta a questo scopo, in quanto, non solo assorbe molto l’acqua e il detersivo, ma ha anche un lato leggermente abrasivo in grado di rimuovere il grasso e lo sporco incrostato dalle superfici, anche quelle più delicate.

Io la tengo nel lavello e la utilizzo esclusivamente in cucina e cerco di non “inquinarla” passandola anche su altre superfici in casa. Ricordatevi, infatti, che viene a contatto con le vostre stoviglie, perciò fate attenzione ai germi e ai batteri che raccoglie!

Inoltre, con questa spugnetta, pulisco anche gli infissi!

Paglietta

Infine, vediamo a cosa serve la paglietta, realizzata sempre in materiale abrasivo. Queste sono indispensabili in ogni cucina, in quanto ci permettono di rimuovere lo sporco più incrostato da piatti, stoviglie e pentole.

Attenzione, però, alla loro funzione abrasiva perché potrebbe essere aggressiva su alcune superfici e graffiarle!

Perciò, io cerco di limitare il loro utilizzo solo alla rimozione di grasso da pentole e padelle!

Messi a confronto

Una volta elencate le “proprietà” e gli utilizzi di ogni tipologia di panno per pulire, cercherò di riassumere brevemente come differiscono tra loro mettendoli a confronto.

Dalla mia esperienza, posso dire che utilizzo il panno in cotone quando devo semplicemente rimuovere o “spostare” la polvere più superficiale, come per esempio sulle porte, sui lampadari, sulle porte e così via, mentre il panno in microfibra lo riservo a una pulizia più profonda, ovvero quando voglio anche trattenere la polvere e lavare la superficie, togliendo sporco e macchie.

Il panno in pelle, invece, lo riservo alle superfici che non presentano polvere ma che devono essere pulite e lucidate, come per esempio il lavello, il piano cottura, i sanitari e così via, dal momento che non è poroso.

Infine, utilizzo la spugnetta giallo-verde per il comune lavaggio di pentole e stoviglie e la paglietta solo in caso di padelle incrostate.

Maddy Cimmino
Nata a Napoli, sono laureata in Lingue e comunicazione interculturale. Appassionata di lettura, di musica, di serie tv e di tutto ciò che riguarda la bellezza, la cosmesi naturale, e il benessere green.
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