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Come prendersi cura delle Lenzuola per averle sempre come nuove anche dopo tanto tempo

Giuliana Mele
curare-lenzuola

C’è una cosa che ho sempre adorato da quando mi sono trasferita per vivere da sola: avere lenzuola di qualità, che siano fresche, morbide e in qualche modo “accoglienti” quando sei pronto per andare a letto.

Sappiamo bene che il cambio delle lenzuola è fondamentale almeno una volta a settimana (e in alcuni periodi dell’anno anche due). Ma i continui lavaggi a cui sottoponiamo le lenzuola possono rovinarle. Ed è capitato anche a me di trovarle sbiadite, ristrette o che si stracciavano, tant’è vero che poi le ho usate come straccio per la polvere.

Quali sono quindi le cure da dare alle nostre lenzuola per mantenerle belle anche dopo tanto tempo?

Come lavarle nel modo giusto

Di tipologie di lenzuola ce ne sono davvero tante: da quelle classiche di cotone, fino a quelle più calde di flanella. Molto dipende anche da dove abitiamo. Nel mio caso, preferisco le lenzuola di cotone, perché le ritengo più traspiranti, anche nei periodi più freddi dell’anno. Al massimo prediligo quelle in cotone più doppio in inverno, mentre in estate quelle più sottili e leggere.

lenzuola-bianche-come-hotel

Ora ti racconterò le piccole regole di lavaggio che seguo per non rovinarle.

Cerco di rispettare sempre la temperatura

Importante è tenere presente le etichette di lavaggio. È vero che le lenzuola nella maggior parte dei casi sono resistenti, ma lavarle sempre alla temperatura che si richiede mi permette di:

  • evitare che il colore possa sbiadire, nel caso delle lenzuola colorato o a fantasia
  • preservare le lenzuola con gli angoli, che con il tempo possono restringersi e diventare piccole per il materasso
  • evitare che con l’utilizzo possano strapparsi

Non uso giri di centrifuga troppo forti

Uno dei problemi principali di quando si lavano le lenzuola in lavatrice è quello di trovarle molto stropicciate o addirittura appallottolate dopo il lavaggio.

lenzuola-appallottolate-lavatrice

Per questo cerco sempre di diminuire i giri di centrifuga: in questo modo, quando le andrò a stendere, potrò eliminare le piccole pieghe con le mani e non aver bisogno nemmeno di stirarle!

D’inverno potrebbe essere complicato seguire questa piccola accortezza, perché il bucato ci mette tempo per asciugare. Se hai difficoltà, scegli il programma di centrifuga che ritieni più adatto per te ed usa l’acido citrico come ammorbidente.

Uso l’acido citrico come ammorbidente

Poco fa abbiamo menzionato le virtù dell’acido citrico come ammorbidente. La soluzione fai da te (fatta con 150 gr di acido citrico e 1 litro d’acqua) è ottima sia per prevenire il calcare in lavatrice ma anche per ammorbidire i capi in modo assolutamente ecologico.

Della soluzione che otteniamo, basterà versarne 100 ml nell’apposito scomparto dell’ammorbidente, come faresti con il tuo detersivo abituale. Ho raccolto i maggiori utilizzi dell’acido citrico in casa in questo video:

Se non dovessi disporre dell’acido citrico, puoi pensare di utilizzare 100 ml di aceto bianco di alcol.

In caso di macchie ostinate

Le lenzuola, ahimè, possono presentare tutta una serie di macchie che spesso non si risolvono a fine lavaggio. E non parlo solo delle macchie di sudore quando sentiamo più caldo. Persino le macchioline di sangue si possono tranquillamente eliminare con un rimedio più strong e un altro più delicato.

Se le lenzuola sono chiare o bianche, possiamo tranquillamente utilizzare il percarbonato di sodio, che funziona da sbiancante e igienizzante. Data la grandezza delle lenzuola, in lavatrice ci aggiungo giusto qualche asciugamano, poi inserisco nel cestello 2 misurini di percarbonato di sodio.

Ricorda che è un additivo, quindi va messo in aggiunta al detersivo per il bucato.

Se invece le lenzuola sono colorate, scure, o a fantasia, non uso il percarbonato perché potrebbe sbiadirle. Quindi cerco di pretrattare con sapone di Marsiglia, strofinato sulla zona inumidita. Poi passo al lavaggio in lavatrice.

Il problema dell’asciugatrice

Ora passiamo a un “problema” che ho riscontrato da quando utilizzo l’asciugatrice per il mio bucato. Devo ammettere che è una fortuna avere quest’elettrodomestico, soprattutto nelle giornate di pioggia o molto fredde.

E anche se a fine ciclo le lenzuola sembrano morbidissime e mantengono il “profumo di pulito”, le trovo sempre molto stropicciate, soprattutto sui bordi. Ho provato sia il lavaggio a loro delicato, sia la modalità anti-piega. Purtroppo non ottengo mai il risultato sperato.

Diciamo che dobbiamo fare di necessità virtù. Se l’asciugatrice è l’unica soluzione per noi, togliamo le lenzuola subito dopo che il ciclo di asciugatura è terminato e cerchiamo di “stirarle” con le mani in modo che, essendo ancora calde, possiamo eliminare più pieghe possibili.

Se invece hai la possibilità di stenderle all’aperto, fallo quando c’è una bella giornata, e possibilmente toglile quando il sole batte ancora sul balcone. Dovresti ottenere una sorta di “effetto caldo”, e piegandole non sentirai la necessità di stirarle!

Come conservarle nell’armadio

Non dimentichiamoci che conservare le lenzuola nell’armadio è importante. Pensi mai a quelle del corredo che dopo un po’ hanno sempre le classiche “macchie gialle del tempo”?

Un consiglio che ti voglio dare, è quello di far arieggiare i cassetti una volta alla settimana, quando apri le finestre della camera al mattino. In questo modo anche le lenzuola prenderanno aria!

Se le tieni riservate per qualche evento più importante, non tenerle nella custodia di plastica: l’umidità che si crea favorisce la formazione di macchie di muffa e di ruggine.

Per allontanare tarme e insetti che possano rovinare le lenzuola, puoi mettere dei sacchetti contenenti foglie fresche d’alloro o altri rimedi che trovi in questo video:

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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