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Dove trovare l’iperico o erba di San Giovanni?

Maddy Cimmino
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Durante il mese di giugno, c’è una tradizione secolare che molte persone rispettano ancora tutt’oggi, creando un ponte tra il passato e il presente: l’acqua di San Giovanni, un’acqua magica che viene preparata a cavallo tra il 23 e il 24 di questo mese.

La sua preparazione prevede la raccolta di fiori o di erbe durante la giornata del 23 giugno, tra cui l’iperico, chiamato anche erba di San Giovanni, nota per le sue proprietà benefiche.

Ma non sempre riusciamo a trovare questo fiore e raccoglierlo, sono molte le persone che incontrano tale difficoltà!

Quindi, oggi vedremo insieme dove trovare l’iperico e quando poterlo raccogliere così da essere pronte la notte del 24 giugno!

Che cosa è?

Come abbiamo già detto, l’erba di San Giovanni è il nome che comunemente si attribuisce all’iperico, ovvero all’ Hypericum perforatum, una pianta officinale che era utilizzata anticamente come erba medicinale.

Chiamata anche “erba scacciadiavoli” in alcune zone, quest’erba veniva bruciata in casa per allontanare gli spiriti maligni ed è stata considerata, per secoli, un’erba magica in grado di proteggere contro la stregoneria e le calamità naturali.

Viene chiamata in questo modo perché si raccoglie proprio nel periodo in cui cade il giorno dedicato al santo, il 24 giugno, quando raggiunge la sua massima fioritura.

Dove trovarla

L’iperico o l’erba di San Giovanni è una pianta erbacea caratterizzata da splendidi fiori giallo oro con 5 petali. Sebbene cresca praticamente ovunque, in linea generale, però, predilige i boschi luminosi e radi, ovvero delle posizioni asciutte e luminose.

Solitamente, si trova nell’arcipelago britannico, ma oggi è possibile trovarla anche in Italia, in tutte le regioni. Vi basta, infatti, andare in zone soleggiate e asciutte, come i campi abbandonati o gli ambienti rurali.

Per questo, vi consigliamo di andare in giro per i prati la mattina del 23 giugno a divertirvi cercando erbe e piante che vi saranno utili per la preparazione dell’acqua di San Giovanni, tra cui proprio l’iperico.

L’erba di San Giovanni, infatti, è una piantina molto comune e facilmente riconoscibile. Vi ricordiamo, però, di non strappare l’intera pianta, ma di prenderne solo una piccola quantità.

Quando raccoglierla

L’iperico raggiunge la sua fioritura massima durante il solstizio d’estate, periodo in cui è maggiore la concentrazione dei suoi principi curativi.

In particolare, la tradizione ritiene che debba essere raccolto durante il 21 giugno a mezzogiorno o durante il 24 giugno, ovvero il giorno di san Giovanni, da cui prende il nome, così da beneficiare del suo potere curativo.

Per preparare l’acqua di San Giovanni durante la notte tra il 23 e il 24, però, bisogna raccoglierlo il 23 mattina. L’ideale è raccoglierlo in luna crescente o piena, al mattino quando il sole non brucia ancora e la rugiada si è asciugata.

Sebbene siano questi i giorni consigliati per raccogliere l’iperico, è bene sapere che può essere raccolto molto prima.

Talvolta, infatti, condizioni ambientali favorevoli e l’anticipo del caldo, fa sì che possiamo vedere quest’erba tra i prati già a partire da maggio.

Vi ricordiamo, però, di prestare sempre attenzione e raccogliere solo i rametti sani e di evitare quelli attaccati da insetti o funghi o quelli vicini alle fonti di inquinamento.

Quindi, cosa aspettate? Raccogliete l’iperico, la notte magica di san Giovanni sta per arrivare!

Avvertenze

Accertatevi sempre di non raccogliere fiori nocivi. Ricordatevi, inoltre, di non bere l’acqua di San Giovanni ma di lavare solo il viso. Anche se i fiori e le piante raccolte sono edibili, infatti, l’assunzione potrebbe comportare problemi o fastidi.

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Maddy Cimmino
Nata a Napoli, sono laureata in Lingue e comunicazione interculturale. Appassionata di lettura, di musica, di serie tv e di tutto ciò che riguarda la bellezza, la cosmesi naturale, e il benessere green.
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