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Come riciclare o riutilizzare l’olio da cucina

Giuliana Mele
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Nella nostra tradizione culinaria l’olio da cucina rappresenta l’ingrediente principale. Lo utilizziamo in qualsiasi ricetta, ma soprattutto per friggere.

Per quanto la frittura sia buonissima, l’olio esausto è forse uno degli elementi più inquinanti. Non è biodegradabile, quindi bisogna fare molta attenzione nel smaltirlo!

Ricicla nel modo giusto!

Una bottiglia di olio che acquistiamo al supermercato può danneggiare l’ambiente più di quanto si pensi. Infatti, un litro di olio può rendere non-potabile quasi un milione di litri d’acqua. Una cifra esorbitante!

Per questo motivo, l’olio esausto non va assolutamente buttato nel lavandino, poiché rende difficile la depurazione dell’acqua. Non possiamo utilizzarlo nemmeno come fertilizzante per le nostre piante, rovinerebbe il terreno!

Oltretutto, anche buttarlo nell’indifferenziato è nocivo per l’ambiente, perché ostacola il processo di discarica.

Cosa possiamo fare quindi per riciclarlo nel modo giusto? In realtà è un’operazione molto semplice. Basta filtrarlo (per eliminare tutti i residui di cibo) e inserirlo in un contenitore.

Dopodiché possiamo affidarlo ai punti di raccolta o alle isole ecologiche che accettano l’olio esausto, che provvederanno a riciclarlo per realizzare biocombustibile o lubrificanti per macchine da lavoro.

La prima regola, valida in tutte le occasioni, è filtrare accuratamente l’olio esausto, con un filtro a maglie molto strette: questo procedimento è essenziale per l’utilizzo dell’olio.

Cucinare altre pietanze

Una volta filtrato per bene, l’olio può essere riutilizzato per friggere altre pietanze. Ma badate: non può essere riutilizzato per più di due volte!

Pre-rasatura e post depilazione

Possiamo utilizzare l‘olio esausto sia prima di una rasatura, per rendere la pelle più morbida, sia come olio dopo cera. Questo procedimento aiuta a rimuovere i residui di cera più facilmente.

Per rendere l’olio più gradevole all’olfatto, possiamo aggiungere qualche goccia di olio essenziale alla lavanda, dal profumo delicato e dai numerosi benefici.

Se hai una lampada ad olio

L’olio esausto può diventare un vero e proprio combustibile naturale per le tue lampade ad olio, lanterne o candele.

Come lubrificante per le tue attrezzature

Se utilizzi alcuni macchinari o attrezzature, utilizzare l’olio esausto come lubrificante può aiutarti. Se, soprattutto, vivi in zone dove la neve cade frequentemente, l’olio esausto può rivelarsi un ottimo alleato per lubrificare le pale e facilitare il lavoro.

Sapone fatto in casa

Possiamo utilizzare l’olio esausto anche per realizzare un ottimo sapone fatto in casa.

Ingredienti:

  • 15 ml di olio esausto accuratamente filtrato
  • 250 ml di acqua, meglio se distillata
  • 300 g di sapone di Marsiglia
  • Qualche goccia del vostro olio essenziale preferito

Per prima cosa è necessario grattugiare il sapone di Marsiglia a scaglie e scioglierlo lentamente a bagnomaria. Continuare a mescolare fino a quando non sarà ben amalgamato.

Non smettendo mai di mescolare, inseriamo a poco a poco l’acqua e poi l’olio, che abbiamo precedentemente filtrato e pulito. Dopo questo passaggio, aggiungiamo l’olio essenziale.

Una volta che il composto risulti amalgamato per bene, lo lasciamo intiepidire e lo versiamo in appositi stampini (possiamo utilizzare quelli in silicone, così sarà più facile tirar fuori le nostre saponette).

Aspettiamo un paio di giorni e le nostre saponette saranno pronte!

Avvertenze

Se amiamo mangiare, può essere molto difficile rinunciare ai cibi fritti, che sono i più appetitosi.

Perciò, già quando decidiamo di utilizzare dell‘olio fresco, dobbiamo scegliere quello più indicato per friggere. In base alla qualità degli oli, non vanno superate certe temperature, altrimenti l’olio si brucia e diventa nocivo per la nostra salute.

Se in seguito scegliamo di riutilizzare l’olio esausto, dobbiamo conservarlo con cura e usarlo nel modo giusto.

Se si soffre di ipersensibilità, allergie, o se si se in gravidanza e allattamento, è meglio evitarne il consumo e chiedere consigli al proprio medico.

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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