Arriva l’influenza 2019-2020: i segreti per non ammalarsi
Malgrado le temperature non siano ancora particolarmente fredde, si cominciano a intravedere i primi segnali di quella che secondo il Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli sarà un’influenza “particolarmente forte“.
Probabili quindi meno casi in numero assoluto, ma con problematiche più marcate e pericolose.
Certo al momento siamo ancora in uno stato di “para-influenza“, ma il primo caso del nuovo virus è già stato isolato e si stimano in futuro almeno 6 milioni di italiani contagiati (con altri 8 messi a letto da virus collegati).
Il punto principale quindi sarà sempre uno: come fare a non ammalarsi?
Cosa scoprirai?
Prevenire l’influenza
Come citava quel vecchio motto, la speranza di ognuno di noi è ovviamente quella di non ammalarsi per niente, cercando di prevenire per quanto possibile il contagio da una parte e aumentando le difese del nostro corpo dall’altra.
Fatto salvo che per tutti i casi di criticità, il primo consiglio è quello di affidarsi al medico di fiducia e magari alla possibilità di vaccino.
Ci sono comunque accorgimenti che possiamo utilizzare per abbassare al minimo il rischio e certamente rafforzare le nostre difese immunitarie.
E’ indubbio infatti che essere in una buona condizione psico-fisica, allontana il rischio di contagio. Oltre ad altri piccoli gesti che possono aiutarci a migliorare le nostre possibilità.
Igiene personale e ambientale
Sembrerà banale iniziare da qua, ma trattasi di un punto assolutamente fondamentale. Del resto la svolta della medicina iniziò proprio a metà dell’ottocento, quanto uno sconosciuto medico ungherese (Ignác Semmelweis) rivoluzionò tutto semplicemente lavandosi le mani (con il cloruro di calcio in quel caso) prima di operare sui suoi pazienti.
Allora non venne preso subito sul serio, ma oggi non abbiamo scuse.
Una buona igiene delle mani lavandosele spesso con acqua e sapone può essere d’aiuto (ci credereste che il veicolo di batteri più pericoloso è considerato il… carrello della spesa?), così come è necessario mantenere pulite le vie aeree (coprendosi bocca e naso nel caso di starnuto) e usare fazzoletti usa e getta, assicurandosi di non lasciarli in giro ma di riporli immediatamente nella spazzatura.
Cerchiamo inoltre di vivere in un ambiente pulito, sano e soprattutto ben aerato (cambiamo l’aria aprendo qualche finestra ogni tanto).
E altrettanto assicuriamoci di avere un cambio assiduo delle lenzuola e dei capi di abbigliamento, in modo che non possano impregnarsi di germi e batteri vari (per quanto possibile).
Attività fisica
Ammettiamolo, in autunno inverno si è portati spesso ad esagerare un po’ a tavola e anche a calare quella che è una normale attività fisica (piove, è freddo… vuoi mettere stare in casa con una bella cioccolata calda?).
Ma è proprio in questi periodi che invece è ancora più necessario mantenere il corpo vigile e attivo, pronto a resistere a eventuali attacchi influenzali.
Si parte come sempre da una corretta dose di sonno, fondamentale per non vedere drasticamente crollare le nostre difese immunitarie.
Poi dobbiamo in qualche modo sforzarci di trovare almeno un attività sportiva che possa tenere attivo il nostro sistema circolatorio: a prescindere da quello che si sceglierà di fare, l’importante è tenersi in movimento.
Evitare il contagio
Va da sè che l’ideale sarebbe non avere contatto alcuno con persone già infette. Ma sappiamo tutti quanto sia frenetica e continuamente esposta al prossimo la nostra vita quotidiana.
Al limite possiamo cercare di evitare però, per quanto possibile, i luoghi molto affollati, soprattutto in quegli ambienti particolarmente chiusi e stagnanti.
Dieta anti-influenza
Quando però non abbiamo alta scelta e veniamo forzatamente a contatto con il virus (magari è il nostro partner o familiare ad essere infetto e non vogliamo certo lasciarlo sol*), può essere d’aiuto l’utilizzo di qualche integratore di vitamine, o ancora più semplicemente il consumo di alimenti che contengono vitamine.
In particolare frutta e verdure consumate fresche e crude (o cotte pochissimo in modo da non perdere il loro massimo valore vitaminico).
Utilizziamo per esempio arance, kiwi, broccoli, uva e cavoli per fare scorta di Vitamina C e A, e magari anche un po’ di frutta secca (ricca di Vitamina E). Anche in questo caso, come sempre, la parola d’ordine è Equilibrio.