Solari: 4 sostanze chimiche pericolose da evitare
Le creme solari sono una protezione fondamentale per la nostra pelle quando è esposta per molto tempo al sole. L’esposizione non protetta può condurre a delle conseguenze dannose, anche gravi.
Tuttavia, scegliere il solare giusto è altrettanto importante: imparare a leggerne l’INCI e a capire qual è l’SPF più adatto per la nostra pelle è un passo decisivo per proteggersi in modo corretto dal sole. Com’è importante sapere quali sono gli ingredienti nocivi che possono essere contenuti nelle creme solari e che possono trasformarsi in un danno per la nostra salute.
Le 4 sostanze pericolose a cui prestare attenzione
Un nuovo studio della Food And Drug Administration degli U.S.A. ha portato all’evidenza dei risultati allarmanti riguardo 4 sostanze chimiche pericolose che possono restare nel sangue anche per 24 ore.
Le sostanze incriminate sono: oxybenzone, avobenzone, ecamsule e octocrylene. Si è scoperto che questi principi attivi, contenuti in 4 filtri solari presenti in commercio, sono assorbiti nella circolazione sistemica.
La concentrazione del sangue di queste sostanze continua ad aumentare con l’applicazione della crema e possono restare nel corpo e in particolare nel flusso sanguigno per molte ore. E’ il motivo per il quale necessitano particolare attenzione da parte dell’autorità e un consiglio al consumatore per evitarle.
Cosa scoprirai?
Oxybenzone
L’oxybenzone è un composto organico che costituisce un filtro chimico molto efficace per la pelle contro i raggi UV e viene utilizzato come fotostabilizzatore all’interno dei solari. Tuttavia, l’oxybenzone è in grado di penetrare nella cute e, essendo un derivato del benzofenone, può attaccare il DNA quando si è in presenza di luce.
Alcuni studi lo hanno persino collegato ad un aumento in casi di melanoma e può favorire lo sviluppo di tumori alla pelle, agendo allo stesso modo degli ormoni estrogeni. Le autorità hanno riscontrato la presenza di questo composto chimico nel 96,8% dei campioni di urine esaminati, segno che – una volta assorbito – resta all’interno dell’organismo.
E’ sconsigliatissimo applicare solari a base di oxybenzone sui bambini con meno di 2 anni di vita, che non hanno ancora sviluppato in modo completo gli enzimi necessari per abbattere i derivati di questa sostanza.
Avobenzone
E’ il filtro UV più conosciuto al mondo dal 1973 ed è stato approvato dalla FDA americana nel 1988. L’avobenzone assorbe i raggi UV in un’ampia gamma di lunghezze d’onda e viene utilizzato anche all’interno di diversi cosmetici.
In teoria, l’avobenzone non è pericoloso perché trasforma le radiazioni ultraviolette del sole in energia termina. Tuttavia, quando si scioglie in acqua – e quindi quando viene applicato sulla pelle umida o a contatto con il cloro – forma una serie di sostanze tossiche, tra cui i fenoli e gli acetil benzeni.
Ecamsule
L’ecamsule è un composto che viene utilizzato nei solari per filtrare i raggi UVA. E’ un derivato di canfora di benzilidene e ha un’ottima fotostabilità. In questo caso, l’assorbimento percutaneo è in misura ridotta e quindi l’ecamsule è considerato relativamente più sicuro degli altri.
Octocrylene
E’ un filtro solare che appartiene alla famiglia dei cinnammati che fornisce protezione nei confronti delle radiazioni UVB e UVA corte ed è una molecola caratterizzata da un’elevata idrofobicità e proprietà solventi nei confronti di filtri UV solidi.
Ha un colore giallo viscoso insolubile, che può essere miscelato con la maggior parte degli oli cosmetici. Tuttavia, l’octocrylene è un forte allergene e – in particolare nei bambini – può portare a dermatite da contatto. Inoltre, l’assorbimento di octocrylene causa la formazione di radicali liberi esposti alla luce, che conducono non solo alle rughe, ma anche al cancro.