Mangiare troppa carne rossa riduce l’aspettativa di vita
La carne rossa – ossia tutta quella che deriva da bovini, ovini, caprini ed equini e quindi bistecche, salsicce, bacon etc – è tra quelle preferite da tutti, perché ricca di sapore e gusto. Tuttavia, il consumo di carne rossa deve essere moderato e va prestata molta attenzione alla quantità che se ne mangia, perché potrebbe essere eccessiva.
Le carni rosse, infatti, se consumate quotidianamente o comunque con una frequenza elevata, possono condurre a diversi problemi di salute che potrebbero trasformarsi in patologie gravi: la carenza di vitamina C, ad esempio, porta al deperimento di pelle e capelli e la mancanza di fibre nella carne può provocare stitichezza.
Ma non solo, perché la carne – tra le tante cose – può causare diabete e malattie cardivascolari molto serie. E, in questo modo, ridurre parecchio l’aspettativa di vita. Quanto detto è avvalorato ancora di più da uno studio condotto negli ultimi anni sui consumatori di carne rossa.
La carne rossa riduce la longevità
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha analizzato un campione di 27mila uomini dai 40 ai 75 anni e di 30mila donne dai 30 ai 55 anni, a partire dal 1986 fino al 2010. I ricercatori hanno posto l’attenzione sulle abitudini alimentari dei partecipanti, per comprendere se – cambiando il proprio consumo di carne rossa per un periodo di 8 anni – il rischio di mortalità dei soggetti analizzati cambiasse.
Si sono verificati circa 14mila decessi durante il tempo di osservazione, principalmente dovuti a malattie cardiovascolari, cancro, malattie respiratorie e neuro-degenerative.
Cosa ha dimostrato la ricerca?
I risultati della ricerca sono stati decisivi, seppur solo a livello osservazionale: a quanto pare, un maggior consumo di carne rossa aumenta il rischio di mortalità del 9%, specialmente se la carne è lavorata (in questo caso aumenta del 13%), su un incremento di mezza porzione al giorno nel consumo di carni rosse. Ciò dipende dall’elevata quantità di grassi saturi, ferro e conservanti contenuti nella carne.
Sembra che invece, sostituire la carne rossa con altri alimenti che contengono proteine – come il pesce, le verdure, i legumi, le uova e i cereali integrali – possa condurre ad un minor rischio di mortalità precoce per gli otto anni successivi, per una riduzione che può giungere anche al 17%.