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Costruzioni sostenibili: A Brescia la prima casa in paglia

Carmine Ferro
casa di paglia

Nella nostra Italia un progetto stratosferico: la prima casa ecologica costruita in paglia. Il progetto è dell’architetto Nino Franzoni, laureatosi a Venezia in sostenibilità ambientale prima di aver condotto numerosi studi sulla paglia come materiale da costruzione. La paglia, materiale che viene fuori dalla produzione dei cereali, è considerato un ottimo mattone da costruzione se viene usata sotto forma di balla pressata.

Prima costruzione in paglia

Nino Franzoni ha progettato la prima costruzione in paglia in provincia di Brescia, precisamente a Brione nella Val Trompia. Questa costruzione, che è in effetti una villa, è il primo edificio sul nostro territorio costruito con questo materiale inedito.

L’architetto più che una casa in paglia, la definisce un’archittettura contemporanea. Il termine contemporaneo sta ad indicare l’utilizzo come in diversi campi di materiali, strutture e design del tutto originali, nuovi e al passo con il progresso.

L’idea è stata condivisa da Franzoni con dei ragazzi di un liceo bresciano che hanno potuto visionare con i propri occhi una costruzione che siamo sicuri resterà nella storia. Sono stati da subito resi partecipi dell’idea, del materiale, del progetto e coinvolti in prima persona nello sviluppo di questa straordinaria opera contemporanea.

Una gita ce ha regalato a questi ragazzi sul campo molte più nozioni e studio di tanti libri messi insieme.

Caratteristiche della costruzione

Questa villa è una casa ecologica, economica, antisismica e velocissima da costruire (5 o 6 mesi di cantiere, una casa passiva, ovvero «impacchettata» in modo tale da assicurare il fabbisogno termico senza o con una minima fonte energetica supplementare di riscaldamento interna all’edificio: una vera rivoluzione del mondo dell’abitazione).

La casa gode di un panorama mozzafiato, una vista panoramica sulla Franciacorta e da cui nelle giornate più soleggiate e senza nebbia è possibile vedere anche il Monte Rosa.

Le fondamenta sono costituite da gabbioni che contengono marmo Botticino di scarto, l’isolamento dal terreno è costituito da vetro cellulare e argilla espansa. All’interno, strutture lignee portanti riempite di paglia e cannucciata palustre. I muri sono poi rivestiti di calce all’esterno e di creta cruda all’interno. Ampie vetrate, che costituiscono la vera «caldaia» alimentata dalla gratuità della luce del sole.

Non c’è l’impianto di riscaldamento tradizionale,  ma presente un impianto fotovoltaico con cisterne per il recupero e riutilizzo per diversi usi delle acque piovane.

Costo? Si stimano 1200 metri al metro quadrato. Una spesa ingente ch darà i suoi frutti in futuro con un risparmio crescente. Allora siete curiosi della nuova costruzione? Potete previa autorizzazione visitarla presto. Ci stavamo chiedendo? Ci abitereste mai in una casa di paglia?.

Carmine Ferro
Sono Napoletano, 35enne, laureato in Ingegneria Ambientale all'Università degli Studi di Salerno con una particolare attitudine per il risanamento ambientale e la depurazione delle acque reflue, il riciclo, il riutilizzo, la raccolta differenziata. Mi interesso di tutto ciò che ecologico e bio. soprattutto nell'ottica della sostenibilità ambientale.
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