Come riconoscere un melone maturo?
L’anguria è uno dei frutti simboli dell’estate, stagione che offre una varietà di frutta che soddisfa ogni gusto. Che sia un anguria o un melone il problema resta sempre lo stesso quando si acquista intero: come riconoscere il frutto maturo?
“Se il mellone è uscito bianco, e mo’ cu chi t”a vuó’ pigliá” cantava Carosone in T’è piaciuta: per evitare di avere la spiacevole sorpresa, una volta a casa, di aprire il melone e scoprirlo poco maturo esistono una serie di segnali e pratiche che permettono di ridurre questo rischio.
Per acquistare un melone o un’anguria matura vengono coinvolti più sensi:
- l’olfatto per percepire l’odore emanato dal frutto
- la vista per esaminare l’aspetto esteriore di buccia e picciolo
- l’udito per riconoscere e distinguere un suono sordo da uno vuoto
Il melone
Un primo segnale del grado di maturazione del melone coinvolge l’olfatto perchè se il melone è maturo, generalmente, emana un profumo dolce e intenso.
Informazioni importanti vengono poi dall’aspetto: il picciolo deve essere morbido e non secco e il lato opposto al tatto deve essere elastico e non troppo morbido, altrimenti si ha tra le mani un melone fin troppo maturo.
Il metodo più utilizzato per riconoscere il grado di maturità del melone è quello del tocco e consiste nel bussare sul frutto con la mano chiusa a pugno: se in risposta si ha un suono sordo ci sono ottime probabilità che il melone scelto è maturo, se invece emette un rimbombo vuoto è preferibile bussare su un altro melone perchè il “suono vuoto” è segnale di scarsa maturazione.
Imparare a riconoscere un melone maturo prima dell’acquisto permette di evitare (nei limiti del possibile) di consumare un frutto poco maturo e poco saporito.
L’anguria
Per riconoscere un’anguria matura valgono in parte gli stessi trucchi messi in pratica difronte ad un melone: è pur vero che viste le dimensioni ben maggiori l’anguria spesso viene venduta anche a metà o in spicchi così da riuscire a vedere colore e consistenza già in negozio.
Il primo esame è sempre compito della vista: così come per il melone anche per l’anguria il picciolo deve apparire fresco e non rinsecchito. Molto importante è anche l’osservazione della buccia, infatti durante la maturazione nella zona dell’anguria a contatto con il terreno compaiono delle macchie gialle o delle striature: la loro assenza è un segnale che il frutto è stato colto in anticipo.
Non è sempre possibile ma un altro segnale della bontà di un’anguria sta nella buccia: se la si scalfisce anche solo con un’unghia ed è di colore verdastro allora il frutto è maturo.
Anche l’anguria viene sottoposta all‘esame del suono: se bussando sul frutto con la mano chiusa a pugno o dando dei colpi come a schiaffeggiarlo il suono restituito è sordo allora è un’anguria matura, altrimenti no. E’ importante riuscire ad acquistare un cocomero ad un buon grado di maturazione perchè questo frutto, a differenza di altri, una volta colto non continua a maturare.
Sia il melone che l’anguria possono essere gustati belli freschi in qualunque momento della giornata per rinfrescarsi e dissetarsi ma anche per assumere importanti nutrienti come il licopene (presente nell’anguria) o il betacarotene (presente nel melone); entrambi i frutti possono essere poi utilizzati per preparare gustose ricette.
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